Con la menopausa, la riduzione di ovuli, o la loro assenza, avviene una diminuzione dei due importanti ormoni: estrogeni e progesterone. A questo segue poi un aumento di altri due ormoni: FSH e LH. Ormai sembra assodato che le vampate di calore coincidano con secrezioni pulsanti di ormone LH (ormone luteinizzante). Per questo motivo la ricerca scientifica, negli ultimi anni, si è focalizzata nel cercare sostanze, o piante, che riescano a ridurre la produzione di questo ormone.
Fra la miriade di piante conosciute c’è la cimicifuga racemosa. Questa pianta è in grado di lasciare intatti i livelli di prolattina e FSH (a differenza dell’azione degli estrogeni di sintesi), dando dei benefici apprezzabili per i disturbi legati al climaterio, come la riduzione del numero di vampate durante il giorno. Questi dati sono confermati da uno studio* importante condotto nell’università di Pavia, dal quale emerge che estratti di cimicifuga possono essere una valida alternativa alla terapia estrogenica in quelle donne che non possono seguire le strategia convenzionali.